È stata questa
contro il vuoto la cura
Manuel Cappello
151 La mia religione: quelle scintille tra le righe.
160 Il professionista tien segrete le chiavi del mestiere. Sia ladra la poesia.
157 Un pezzo di entusiasmo ho preso, e gentilmente gli ho chiesto di entrare in un vetro.
147 Nel dire bene una cosa, ne resta il mondo.
148 Ogni poesia di cento inganni è il vestito. Ma se una verità soltanto è nascosta in quelle righe, ragione avea il poeta.
149 Qui tira il vento che asciuga le parole: umidi versi non ce ne sono.
150 Onde le poesie, io costruisco. Il mio mare.
152 Il mondo svanisce, e di solido non resta nulla, quando il verso risuona. Si chiudono gli occhi, e col pensiero tu guardi i castelli leggeri, nei cieli del tempo.
153 Si fa solida la poesia, quando ti prende per mano sui sentieri dell'uomo.
154 Poesia: latte, che sotto lo sguardo non bolle. Allora non-io-poeta: divento operaio-interinale, aspettando lei-collaterale, di-un-duro-vivere-effetto.
156 La farfalla vedi che svolazza tra l'erba e un fiore? Se quello scrivi... scrivere puoi tutto.
159 La poesia è nell'intenzione. Andare a capo è una bandiera.
163 Cosa chiedo a una poesia: col retroscena della mente far l'amore. Se non sarà poi così bella, pazienza.
203 Poesia: il piacere di dire senza salti.
204 Quando la stanchezza ha molti appigli nelle cose della vita, e resta per un tempo lungo, fra i ruvidi problemi il pensiero si snoda, fino a che un cuscino nel dolce verso non trova. Da ogni spigolo infastidito, l'uomo stanco fa buon verso.
206 L'animale concetto soltanto, quella poesia mi ha detto. L'habitat capirne è compito mio.
878 Poesia: un vocabolario da scolpire.
1128 Ci sono animali robusti, da legare per le gambe, offerti sull'altare a precise descrizioni. Diversa è la poesia farfalla: ciò che è fine, che quando fiorisce si coglie, senza esser calcolato. Si può preparare per la poesia il terreno, sarà poi sua la scelta di quando germogliare. Non c'è per essa una morale, militare, che riordina e seziona, ma un diario che le ore speciali raccoglie, come il tempo le ha portate.
1230 Con la mano lesta leviamo il concetto dal suo viaggio negli ingranaggi; con due dita, nel guanto schizzinose, lo stendiamo sul tavolo dell'obitorio in alluminio. Ne facciamo l'autopsia, per poi ricomporlo a nuova vita. Frankenstein? No, poesia.
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