È stata questa
contro il vuoto la cura
Manuel Cappello
1277 Se l'essere non è un sinolo di forma e di sostanza, ma di forme è matrioska, allora ogni compito è di forme un abisso, una dentro l'altra. E non un pozzo, in fondo al quale si sente il rumore della sostanza. Che influenza questa visione può avere, quando si passa da un palo ad una frasca, come capita in ufficio spesso?
1276 Se la forza analitica liberiamo del pensiero, nessuna sostanza resiste alle intemperie riflessive, che dividono all'interno e collegano all'esterno.
1314 Per farci una ragione delle ulteriori intelligenze, meditiamo esercizi col verbo dei verbi.
890 Di fronte alla folla dei pensieri che chiedono parola son confuso. Per trovare un po' d'ordine, cambio il protocollo: voglio tutte le richieste con un sol verbo presentate, col principe di tutti i verbi. Vediamo se così mi tolgo dai piedi un terzo almeno di tutte le furbizie.
267 Ha molto da insegnar la sofferenza. Parliamole negli occhi, il verbo essere usando, che alla salsedine tecnologica resiste senza nemmeno una crepa, così come una sfera è sempre una sfera.
906 Le figure sono foglie, che il tronco dell'essere nascosto.
1272 Dati alcuni sostantivi, cosa può l'essere dire da solo, senza altri verbi? Soltanto una regione frastagliata del caso? Forse un qualche tipo di sottospazio?
1274 Forse che l'essere è densità di relazioni, con picchi significanti a certi ordini di grandezza?
1275 Avete mai visto un superzoom su google heart, che si getta dall'atmosfera nelle strade di New York, con il paesaggio che verso l'esterno esplode dello schermo? Ecco, allora avete un esempio per capire: che la sostanza è una ricorsione infinita di forma. La sostanza è tale, soltanto fino a quando in un certo livello si resta, al di sotto del quale ci rivela una struttura. Se la proibizione sussiste degli ingrandimenti intensivi, penseremo le nazioni di città costituite, ma in termini di case e di strade non ragioneremo mai. Questo un esempio è soltanto in tre dimensioni. Il pensiero molto più fa di uno zoom, e lo fa nel suo mondo, che è superdimensionale.
667 Il supercontrollo di Orwell ci riporta al punto di partenza: ai ragionamenti sul verbo dei verbi. Per la sopravvivenza è necessario: scendere nelle stanze segrete degli arcani macchinari, a manovrar le leve antiche.
1273 All'interno di un livello si può concepire il nulla. Ma se di un poco ci abbassiamo, dell'essere verso gli abissi, lo scopriamo un volteggiare di fantasmi, distinguibili anche se scuri.
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