AFORISMI SULLE PERSONE





632 Se vuoi scoprire una persona, non chiedergli quello che non sai, ma quello che sai.


646 Io so che c'è in quella stanza una persona: allora, c'è anche un colore.


633 Cos'è la gente? Qualcosa che non si può toccare, perché quando ti avvicini diventa qualcuno. La cui voce puoi sentire, i gesti vedere, i tempi e le vesti.


615 Il piacere di spilli infilare nell'emozione controparte. Questo la società imparar ci chiede.


617 Quando non c'è un pubblico mi perdo, spreco gli intervalli con le dita nel naso. Allora, ci penso io a riempir le sedie, chiamando a raccolta i miei fantasmi. Quando invece la sala è piena, per allentar la convenzione, a prenderli sul serio mi rifiuto, gli spettatori, e pensando ai miei fantasmi mi distraggo. Creare un pubblico per darsi un tono, annullare un pubblico, rompendolo, per avere libertà.


618 Pubblico che mi guardi, in tua assenza ti cerco, in tua presenza ti fuggo. E funziona!


619 Sono gli altri di me stesso a garanzia. Il pubblico è l'ancora della mia salvezza. Ogni platea, vuota mi rende triste.


620 Se da solo, a un pubblico penso, sento nell'aria qualcosa che mi tiene all'erta. Se di fronte al pubblico invece, gli occhi di quel vociare uno alla volta guardo, posso dire quel che voglio.


621 Il pubblico mette al bando la distrazione, e ci costringe a stare in volo per un tempo più lungo, bloccando la golosia per l'atterraggio. Quel che succede in un tempo maggiore, non è soltanto un numero delle stesse cose più grande. Il genio è della lampada difficile un animale, vuole essere a lungo corteggiato.


611 Gli altri nemici: constatazione o scoperta, non decisione.


635 Il divenire fluido della gente, e troppe deboli mele e marce, han reso un disastro l'affetto mio del collettivo continuato. Da oggi, le singole persone soltanto voglio amare, le idee, o le serate ben riuscite.


616 Oh destino... te ne prego! Di qualche lacrima concedimi il risparmio: dammi soltanto cose di una sera, dammi soltanto la gente sconosciuta, da salutare col sorriso. Tienimi lontani i lunghi legami, perché troppo deboli siamo, e altro non potremmo se non il tradimento, accoltellandoci ad ogni passo a vicenda. Cercando di tenerlo a noi stessi nascosto, portandoci nella tomba segreti sporchi.


631 Tira un sasso e stai a guardare: l'interlocutore palese contraddici.


634 I nomi hanno inventato collettivi, oh gente. Ma uno per uno preferisco io pensarvi.


824 Non è facile metter le persone una accanto l'altra: non sono scatole rettangolari di una stessa misura. Hanno forme diverse, e propaggini invisibili che stendonsi. Ma bisogna provarci.


649 Difficile è prevedere una persona, ma almeno, sei tu in grado recuperarne il passato? Troppo facile distratto un ricordo: lì il pensiero deve fermarsi, e scavarsi.





Leggi l'introduzione agli aforismi.